Il blocco dell’iscrizione di nuovi vigneti, previsto per tre anni a partire dal 31 luglio 2020, non ha impedito l’esercizio di nuovi diritti di impianto o reimpianto. Il Primitivo, in particolare, ha potuto essere iscritto per le IGT Puglia e Salento e rivendicato come IGP Salento, Tarantino o Puglia, oppure commercializzato senza rivendicazione come vino rosso.